lunedì 28 ottobre 2013

COSA C'E' SOTTO " LA SUPERFICIE"

Amici,eccomi a voi con un altro articolo sulla pelle ,a mio avviso,interessante! Abbiamo parlato della pelle come scudodelle affezioni della pelle,,  dell'invecchiamento precoce,oggi vediamo come la lettura psicosomatica ci rivela le origini dei disturbi cutanei : alla base c'e' la difficolta' a "legare" l'interiorita' con il mondo.
E' vero,dietro la pelle c'e' tutto il nostro mondo interiore :ecco perche' un disturbo cutaneo e' emblema,spesso,di un disagio dell'anima.Cosa si nasconde dietro un acne o un banale arrossamento?Questo percorso dedicato alla lettura psicosomatica ci aiuta a comprendere le dinamiche che danno origine ai disturbi cutanei : non e' solo la sfera emotiva a essere presa in esame,anche i piccoli modi d'essere che sembrano insignificanti hanno un ruolo centrale nella formazione delle patologie della pelle.Ecco un"viaggio" che mettera' a nudo il grande potere e significato del nostro organo piu' superficiale.
L'organo di superficie e' il piu' profondo:l'analisi simbolica.
E' il primo centro della nostra vitalita';la pelle e' un crocevia emotivo:"raccoglie" i segreti della nostra psiche ogni giorno.Ecco come leggerla.
Contiene e protegge tutti gli organi e i tessuti del corpo,con un'estensione insospettabile,pari a 2 mq circa; la pelle e' un organo dalle mille funzioni dotato di una profonda sensibilita' e intelligenza psicosomatica.
Ad esso spetta il compito di registrare le sensazioni tattili,termiche,di dolore,di proteggere l'intero corpo,di tracciarne dei confini fisici ma anche psichici.
L'aspetto prodigioso di un organo come la pelle infatti e' proprio questo : quello di essere una sorta di strato superficiale della psiche,il piu' esterno e periferico,un ottimo traduttore delle emozioni che nascono dentro di noi. La pelle non mente : capta e mostra utilizzando il suo codice,un alfabeto fatto di rossori,prurito,bruciore,lacerazione,cicatrici....Cio' che la pelle mostra e traduce a livello superficiale ha sempre un corrispettivo dentro di noi,la pelle,ad esempio,si fa portavoce degli altri organi : pensiamo al colorito giallastro dell'ittero,a quello cianotico dell'insufficienza cardiaca o respiratoria,a quello pallido di una possibile anemia...La pelle e' anche un messaggero di cio' che avviene nel nostro cervello,arrossiamo di vergogna,impallidiamo di paura,rabbrividiamo di sdegno o di ribrezzo....Tutto cio' che accade dentro di noi si disegna sulla pelle per essere decodificato e ascoltato.
E' l'organo che contiene la nostra identita'
In questo senso la pelle e' l'organo piu' eloquente di tutti ,e oltretutto l'unico che ci e' dato di poter osservare direttamente,toccare,stimolare,proteggere a piacimento.E' quello insomma,con cui abbiamo piu' immediate confidenza : e' talmente "in noi" da farci dimenticare che la cute stessa e' una vera e propria dimensione organica ed emotiva. Per il corpo svolge una funzione di coordinamento,che unifica e ci fa sentire vivi e perfettamente in dialogo con l'esterno.Soprattutto e' un confine identitario che si modifica nel tempo,seguendo le nostre evoluzioni psichiche e culturali:pensiamo al suo colore e a quanto possa influire socialmente,o a come sia considerata un "foglio"espressivo nei confronti di tatuaggi o semplicemente con l'abbronzatura.Essa ci contiene e ci custodisce giorno dopo giorno,dando voce ai nostri bisogni piu' intimi.
Un ponte con il mondo : e' la coscienza del corpo
Quando veniamo al mondo la prima forma di relazione con gli altri avviene attraverso la pelle che e' oggetto di cure amorevoli : il neonato tiene tenuto in braccio,lavato,massaggiato,carezzato...il tocco pero' ha anche un altra funzione : consente al cervello assemblando le diverse sensazioni che provengono dalla pelle,di costruire un abbozzo di senso d'identita',tracciando nei confini somato-psichici.Secondo lo psicanalista Didier Anzieu la pelle rappresenta per il corpo cio' che l'io e' per la mente.La cute infatti svolge le stesse funzioni della nostra coscienza : distingue tra se' e non se', tra realta' e fantasia ("devo toccare per mano per credere"),ci aiuta a entrare in relazione con gli altri;pensiamo alla stretta di mano nelle presentazioni : ha una funzione di incontro e di diffidenza,cosi' come lo ha i suoi meccanismi di difesa per tutelate la nostra psiche dai traumi.La pelle rappresenta cosi' il primo nucleo dell'io,della nostra coscienza percettiva.
Onde evitare di annoiarvi,per stasera concludo qua,ma non perdete il prossimo post,vi parlero' del linguaggio dei sintomi cutanei.Buona serata

2 commenti:

  1. Molto interessante questo post non vedo l'ora di leggere il prossimo t seguo su gfc se ti va ricambia un bacio Serena :)
    http://mywonderrfulworld.blogspot.it/

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    1. ti seguo anch'io tramite "io bloggo,e tu?"e sono gia' una tua follower!:-)

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